L’Archivio comprende documenti sonori che testimoniano il patrimonio musicale della Puglia svelato attraverso le ricerche di vari etnomusicologi e permette finalmente a tutti gli studiosi di consultare e ascoltare documenti sonori di straordinario valore per la tradizione musicale pugliese: dalle ricerche di Alan Lomax e Diego Carpitella alla documentazione di questue pasquali tuttora in uso alle porte di Bari, dalle registrazioni di Leo Levi del 1964 presso la comunità neo-ebraica di Sannicandro all’esplorazione sulle diverse forme di tarantismo condotta da Ernesto De Martino a metà degli anni ’60 del Novecento. Tra i fondi presenti all’interno dell’Archivio possiamo citare il fondo Giovanni Rinaldi che, dalla corsa dei buoi di Chieuti al pellegrinaggio al Santuario dell’Incoronata di Foggia, ci tramanda un inedito panorama dei canti popolari della parte settentrionale della Puglia alla fine degli anni ’70; il fondo Profazio che, oltre a vaste esplorazioni nelle aree interne della Murgia, contiene una grande quantità di documenti, il più delle volte inediti.
La musica popolare pugliese, recuperata in formato digitale dalle raccolte dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dall’archivio di Roberto Leydi, depositato in Svizzera presso il Centro di Etnografia e Dialettologia di Bellinzona, e da importanti fondi privati, viene così sottratta al rischio incombente di perdite irreparabili. Il progetto, proposto da Vincenzo Santoro, è stato promosso dall’associazione Altrosud d’intesa con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Regione Puglia. La Biblioteca Nazionale, sede logica e naturale per la consultazione e l’ascolto di questi materiali, si sta ora attrezzando per offrire a studiosi e ricercatori un valido supporto bibliografico e documentario alle ricerche.
L’Archivio Sonoro è dettagliatamente descritto all’url http://www.archiviosonoro.org/puglia